Iniziativa più recente
Il veterano cantante italiano Al Bano Carrisi, nel corso del programma televisivo "Ti lascio una canzone" trasmesso in prima serata su Rai1 sabato 22 settembre 2012, ha raccontato per l'ennesima volta la sua versione furbescamente equivoca della causa per plagio che lo stesso intentò contro Michael Jackson negli anni '90.
E' possibile prendere visione della sua scenetta mistificatoria al seguente link: https://vimeo.com/50046678
Abbiamo avuto la possibilità di mostrare il video all'avvocato De Sanctis, il legale rappresentante di Michael Jackson nel contenzioso che si concluse con l'insussistenza del plagio accertato dai giudici sia penali che civili.
Non potendo pubblicare lo screenshot dell'email di risposta dell'avvocato De Sanctis per obbligo di confidenzialità della stessa, ne riportiamo sommariamente i contenuti:
"Personalmente, ritengo... dichiarazioni molto “furbe”: ...nella parte finale dell’intervento riconosce che non ci fu plagio (come hanno accertato i giudici, sia penali che civili) ma solo creazioni “parallele” di cui la sua precedente; la prima parte dell’intervento, più equivoca, è quindi rimessa in sesto dalla seconda; anche la dichiarazione dell’intervenuto “accordo” corrisponde a verità, anche se l’accordo (di cui non ricordo l’esatto contenuto ma che comunque non potrebbe essere divulgato per una clausola di riservatezza) fu finalizzato ad interrompere il contenzioso giudiziario (Carrisi aveva ancora aperta la strada della Cassazione).
Quindi, come anche nel passato, si tratta, a mio avviso, di una dichiarazione non trasparente ed equivoca (che approfitta dell’assenza di contraddittorio), ma non totalmente falsa."
In risposta al comportamento del sig. Albano Carrisi, riconosciuto anche dall'avvocato De Sanctis come "furbo, non trasparente, equivoco e che approfitta dell'assenza di contraddittorio", invieremo allo stesso una diffida informale, scritta dall'avvocato professionista Mariarosaria Di Costanzo, di cui di seguito riportiamo il testo:
"OGGETTO: diffida a seguito dichiarazioni rese durante il programma televisivo “Ti lascio una canzone” in onda su Rai1 il 22 settembre 2012 e contestuale richiesta di rettifica
Egregio Sig. Carrisi,
ho ricevuto mandato dai sottoscritti assistiti, per contestarLe in modo formale e perentorio quanto segue.
Sono anni che Lei, approfittando degli spazi mediatici che le sono concessi, non perde occasione per fornire una personalissima versione dell’ormai noto caso di presunto plagio discusso abbondantemente in sede giudiziale tra Lei ed il compianto Michael Jackson e terminato con sentenza del 24/11/99.
Da decenni, milioni di fan di Jackson testimoniano le speculazioni, la mistificazione della realtà, le dichiarazioni ai limiti della calunnia sull’artista, ribadendo giustamente le proprie ragioni attraverso esposti o comunicazioni di protesta direttamente ai responsabili dei giornali e/o dei programmi televisivi che propagano tali nefandezze contro Michael Jackson. Dopo la sua assoluzione nel 2005, si è ingenuamente pensato che l’Uomo e Artista Michael Jackson avesse dimostrato a tutti la sua innocenza pagando un tributo altissimo, in termini di fama, ma soprattutto di salute psico-fisica.
Purtroppo, con la prematura morte di Jackson nel 2009, avvenuta per omicidio come stabilito dal procedimento penale a carico del suo medico personale, i suoi fan non solo hanno perso il loro “idolo”, ma anche un punto di riferimento importantissimo, atteso che Jackson è stato non solo l’Artista che tutto il mondo conosce, ma anche un grande umanitario e filantropo, che in oltre 40 anni di carriera non ha mai offeso in alcun modo altri esseri umani, soprattutto se “colleghi”, termine forse impropriamente usato visto che per Jackson la musica non era un mestiere.
A maggior ragione adesso che Michael Jackson non è più in grado di difendersi, sono i suoi fan che, portando avanti la sua legacy, non intendono più tollerare alcuna manifestazione di disinformazione, voluta o non, e sbattuta ogni volta di fronte ai mezzi di diffusione radiotelevisiva.
L’ultimo episodio innanzi al quale i fan non sono disposti a rimanere inerti, come ben sa, si è verificato durante il programma televisivo “Ti lascio una canzone”, trasmesso su Rai1 il 22 settembre 2012.
Nel bel mezzo dell’esibizione di Michele Perniola della canzone “Will You Be There”, appunto di Michael Jackson, Lei Sig. Carrisi, come si può facilmente vedere dall’estratto della trasmissione, ha esordito addirittura affermando che la canzone in questione non era di Jackson, ma sua.
Inoltre, come già in passato, ha raccontato una vicenda giudiziaria articolata in modo assolutamente equivoco e incompleto, lasciando intendere che Jackson abbia copiato la sua canzone, dimenticando (?) l’insussistenza del plagio accertato dai giudici, sia in ambito penale che civile, e fortunatamente cristallizzato nelle sentenze, che purtroppo, però, rimangono spesso a disposizione solo degli addetti ai lavori, e per questo finite nel dimenticatoio.
Per ovviare, dunque, a questa dimenticanza, Le ricordo che quanto da Lei dichiarato più e più volte nel corso degli anni attraverso i canali mediatici, di cui gli assistiti conservano prove documentali, profila l’ipotesi di reato ex art. 595 c.p. che così recita: “ Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1032,00. Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2065,00. Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico (cc. 2699), la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore ad euro 516,00”.
Per reputazione si intende comunemente la stima, l’opinione e la considerazione di cui ciascuno gode nel contesto sociale dei rapporti personali o professionali. Inutile ribadire che Michael Jackson era un Artista di fama mondiale, che ha attraversato varie generazioni, per cui la sua reputazione svolge ancora oggi, e così in futuro, un ruolo ancora preminente e fondamentale.
Lei Sig. Carrisi, con le sue dichiarazioni false e/o inesatte, ha volutamente e ripetutamente attentato alla reputazione di Michael Jackson, ingenerando nel pubblico ignaro, e composto soprattutto di giovani o anziani poco attenti a cercare la veridicità dei fatti, un’impressione di attendibilità delle circostanze da lei così distortamente narrate, e senza un giusto contraddittorio atteso che Jackson, mentre era ancora in vita, non ha voluto o potuto tutelare qui in Italia il suo diritto leso, per le sue più sfortunate e note vicende processuali, ma ora che è deceduto, la tutela alla reputazione può essere comunque intrapresa dagli eredi legittimi, e a tal proposito La informo che contestualmente a questa lettera è stato inviato ai discendenti di Jackson tutto il materiale audio/video in questione e la richiesta di intervento per proteggere il suo buon nome e mettere fine a queste continue dichiarazioni lesive del prestigio e decoro dell’Artista Jackson.
Pertanto, alla luce di tali considerazioni, La invito a nome dei sottoscrittori della presente a rettificare, in una prossima apparizione radiotelevisiva, quanto da Lei dichiarato nella trasmissione del 22 settembre 2012, auspicando che d’ora in poi, con la consapevolezza di offendere migliaia di fan italiani, Lei sarà più corretto e metodico nel riportare i fatti nella loro veridicità.
Cordiali Saluti
Letto-confermato-sottoscritto"
CHIUNQUE VOGLIA SOTTOSCRIVERE LA DIFFIDA, E' PREGATO DI INVIARE UN'EMAIL CON LE PROPRIE REALI GENERALITA' ALL'INDIRIZZO: This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it
La diffida sarà inviata al sig. Carrisi e alla sede principale dell'AGCOM con racc. a/r.
Nel merito dell'episodio, sarà anche sollecitata la conduttrice del programma, Antonella Clerici, a rettificare nel corso della prossima puntata prevista per sabato 29 settembre 2012. Stessa sollecitazione sarà inoltrata all'ufficio stampa della Rai.
AGGIORNAMENTO 2 OTTOBRE 2012: LA DIFFIDA INFORMALE E' STATA SPEDITA. RINGRAZIAMO LE CENTINAIA DI PERSONE CHE HANNO ADERITO.
AGGIORNAMENTO 13 OTTOBRE 2012: LO STUDIO LEGALE CHE CI RAPPRESENTA HA INOLTRATO TUTTO IL MATERIALE A CHI DI DOVERE NEGLI STATI UNITI. LA RISPOSTA IMMEDIATA E' STATA: "GRAZIE PER AVER PORTATO QUESTO ALLA NOSTRA ATTENZIONE E PER IL VOSTRO SUPPORTO A MICHAEL JACKSON. L'EMAIL E' STATA INOLTRATA AGLI AVVOCATI CHE SI OCCUPANO DI CONTENZIOSI."
AGGIORNAMENTO 30 OTTOBRE 2012: I LEGALI CHE RAPPRESENTANO L'ESTATE DI MICHAEL JACKSON HANNO COMUNICATO AL NOSTRO AVVOCATO CHE CONTATTERANNO DEI LEGALI IN ITALIA PER ESAMINARE LA FACCENDA. ALBANO CARRISI E L'AGCOM HANNO RICEVUTO LA DIFFIDA, COME ATTESTATO DALLE RICEVUTE DI RITORNO:
Il lettore che non avesse tempo per sfogliare i documenti di tribunale, è invitato a conoscere la natura del caso guardando l'esilarante video di Riccardo Rossi, che con la sua comicità dice molte più verità del "soccombente" Albano (così viene chiamato dai giudici nella sentenza conclusiva del 24 novembre 1999).
Buon divertimento!
http://www.youtube.com/watch?v=EBrtCxDflVA&feature=youtu.be
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