STATUS CONFERENCE del 16 giugno 2011

L’udienza ha discusso la mozione depositata dagli avvocati difensori di Murray per ottenere dalla Sony pictures le riprese originali del film-documentario “This is it”.

L’avvocato per la Sony Gary L. Bostwick, della Bostwick e Jassy, ha richiesto più tempo per esaminare il fascicolo depositato dalla difesa di Murray, dichiaratasi più che d’accordo a concederglielo. Bostwick ha detto che la natura della citazione era cambiata drasticamente e di questo la Sony ne era rimasta inconsapevole fino a martedì 14 giugno. Inizialmente, la citazione riguardava “qualunque registrazione delle prove”, mentre adesso si sostiene che: “Sony cominciò la sua produzione a partire dai filmati originali di due telecamere personali” e questo è tutto ciò che è stato richiesto. Bostwick ha detto che onestamente non poteva affermare fosse un fatto il possesso da parte della Sony dei filmati originali delle due telecamere personali. La Corte ha accettato la richiesta di più tempo, chiedendo alla difesa di Murray di chiarire cosa vogliano esattamente dalla Sony.

L’avvocato di Murray Ed Chernoff ha risposto che da quanto loro avevano capito dalla testimonianza di Kenny Ortega nella prima udienza preliminare, il filmato “originale” del film This is it era stato registrato SOLO dalle due telecamere, che Michael stesso utilizzava.

Perciò, loro avevano capito che quello era il filmato “originale” e che c’erano 100 ore di questo filmato, girato secondo Kenny Ortega da queste 2 telecamere.

Ma la Sony ha poi risposto che ci sono 100 ore di filmato DA TELECAMERE DIFFERENTI.

Perciò, la reazione della difesa di Murray è stata che questo non corrispondeva a quello che loro avevano capito dalla testimonianza nell’udienza preliminare. Chernoff ha specificato che la loro richiesta non riguarda il fatto che la Sony prenda le riprese delle due telecamere, ne faccia ciò che vuole, le monti, le metta su nastro e su diversi formati digitali. Ciò che la difesa vuole è ciò che è stato fornito alla Sony da quelle telecamere che stavano registrando Michael essenzialmente nel periodo antecedente alla sua morte, telecamere di cui potrebbero essercene più di 2.

Il giudice ha chiesto a Chernoff se per quel periodo di tempo intendeva l’inizio delle prove e l’avvocato ha risposto di sì e che se appunto c’erano più di 2 telecamere, allora ovviamente i filmati provengono da più di 2 telecamere e loro li vogliono tutti. Se nella loro risposta a Sony, alla quale Bostwick ha fatto riferimento, avevano detto di volere i filmati dalle due telecamere, è perché al tempo avevano assunto che ci fossero letteralmente 2 telecamere, così come aveva testimoniato Kenny Ortega.

Pastor ha quindi dato la parola all'avvocato della Sony Bostwick che ha confermato che C’ERANO PIU’ DI 2 TELECAMERE.

Quelle 2 telecamere c’erano, ma lui non è ancora certo che la Sony ce l’abbia, questo è un aspetto sul quale la ricerca è ancora in corso. Il materiale proveniente dalle due telecamere è possibile che sia stato trasferito nel filmato originale di Sony, ma PARECCHIE TELECAMERE VENNERO UTILIZZATE DURANTE LE SESSIONI DI PROVE DEL THIS IS IT.

Chernoff ha detto al giudice che prima di quel momento a loro non era stato detto che c’erano più di 2 telecamere. La Sony non ha registrato quei filmati per sé e la difesa di Murray non sa se fu la AEG a farlo.  Ma sicuramente per “filmati originale” intendono tutto ciò che esiste relativamente a quelle 100 ore. Quando le informazioni digitali vengono scaricate, se si sta realizzando un film si prendono quelle informazioni e ci si lavora sopra, come la Sony ha fatto con il “This is it”. Chernoff ha chiarito di non essere interessato al perché la Sony ha fatto queste cose e che cosa ha fatto, ma di volere solo il materiale originale.

Il giudice ha detto che la citazione parla solo di “originale” e non di parti “scaricate o meno” e le questioni che ne derivano hanno bisogno di essere chiarite. Né le argomentazioni della Sony né quelle della difesa sono deboli da poter respingere le mozioni di entrambi. La Sony ha tempo sufficiente per affrontare la questione, ma il giudice ha detto di non aver capito ancora lo scopo della citazione da parte della difesa.

La difesa deve dettagliare alla Sony ciò che vuole esattamente e deve modificare la citazione. Pastor ha detto di aver bisogno di sapere quali informazioni sono disponibili in merito a TUTTE le telecamere usate durante le prove. Il giudice ha chiarito che le restrizioni alla difesa corrispondono a quelle che lui ha già decretato per l’accusa, che sono di 2 giorni prima della morte di Michael. Pastor ha anche detto che gli piacerebbe sapere se esistono dei nastri originali.

La Sony asserisce che tutti i filmati sono su un’unità di dati provenienti da differenti telecamere immagazzinati in 20 scatole. Pastor ha chiesto se queste scatole sono numerate, perché è rimasto sbalordito dall’affermazione di Sony secondo cui non è possibile dire che filmato c’è in una determinata scatola.

Il giudice ha perciò chiesto: “Se ci sono molte telecamere, quante ce ne sono più di 2? E le possiamo distinguere tra di loro?”

Pastor ha chiarito di aver bisogno di più tempo per valutare questa faccenda, dicendo che è molto sensibile al fatto che possa essere effettivamente attinente al procedimento legale in corso.

Il giudice ha domandato a Bostwick come si esprime la Sony sul problema della riservatezza. L’avvocato ha detto che il materiale che verrà usato dall’accusa è tratto dal film uscito nelle sale cinematografiche, quindi qui il problema non si pone. Invece, i filmati originali sono scene non incluse nel film che saranno utilizzate in futuro, ad esempio per “edizioni anniversario”.

Se perciò queste scene dovessero venir visionate, è richiesto alla difesa e all’accusa di non mostrarle a nessuno. La Sony è preoccupata che questo materiale trapeli e si diffonda a macchia d’olio sui siti internet, il che ne farebbe crollare il valore. La Sony non vuole entrare nel merito delle diverse considerazioni che accusa e difesa vogliono trarre dai filmati, positiva nel primo caso e negativa nel secondo. Comprende i diritti costituzionali della difesa, ma se la Corte fa passare la decisione di mostrare il “This is it” con Ortega al banco dei testimoni, l’intera questione riguardo alle minacce sui diritti dell’imputato si dissolverebbe.

Pastor: “Forse, o forse no. Io posso solo decretare che ad ambo le parti non sia permesso di mostrare il film, ma potrebbe essere insufficiente per la Costituzione”.

La difesa di Murray si è detta sensibile al problema dei diritti della Sony quanto la Sony si è mostrata sensibile ai diritti del dottor Murray. Chernoff ha espresso preoccupazione per la proprietà intellettuale della Sony e ha detto che ci devono essere modi che si possono concordare per proteggere gli interessi di entrambe le parti.

Il giudice ha quindi lasciato che fossero loro ad approfondire questi aspetti su cui riprendere la discussione nella prossima udienza, che è stata fissata per il prossimo venerdì 24 giugno alle ore 09.30.

 

Fonte:  http://teammichaeljackson.com/people-vs-conrad-murray-june-16th-2011

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