PROCESSO JACKSONS vs AEG: 13 MAGGIO 2013 - STACEY WALKER

Settima settimana- giorno 1: lunedì 13 Maggio 2013

Notes kindly given to us by: http://teammichaeljackson.com/ who are reporting from LA Court

Il giudice Palazuelos ha aperto l’udienza informando i giurati che ci sarà un cambio sequenza nelle testimonianze, dovuto agli impegni di alcuni testimoni. A salire sul banco, perciò, la 1° testimone per gli imputati AEG, Stacey Walker, produttrice associata del This Is It.

I testimoni dei querelanti riprenderanno in seguito.


ESAME DIRETTO DI JESSICA STEBBINS BINA:

L’avvocato Stebbins ha invitato la Walker a rilassarsi, visto che è la prima volta che testimonia in un processo. “Dica la verità come lei la ricorda”.

Bina Stebbins: “Di che cosa si occupa per vivere?”

Walker: “Sono una ballerina, coreografa e regista”.

Bina Stebbins: “Da quanto tempo fa la ballerina e la coreografa?”

Walker: “Da tutta la vita. Sono stata una ballerina soltanto per i primi due anni di professione, in seguito sono passata alla coreografa”.

Bina Stebbins: “Con chi ha lavorato durante la sua carriera?”

Walker: “Con Michael Jackson, Britney Spears, Justin Timberlake e Usher e molti altri”.

Bina Stebbins: “Quando fu la prima volta che lavorò con Michael Jackson?”

Walker “La prima volta fu nel 1996 in ‘Ghosts’”.

Bina Stebbins: “Che cosa è ‘Ghosts’?”

Walker: “È un cortometraggio, della durata di 40 minuti, una sorta di nuova versione del cortometraggio ‘Thriller’”.

Bina Stebbins: “Lavorò personalmente con Michael Jackson?”

Walker: “Durante le riprese di ‘Ghost’ si lavorava con Michael Jackson, ma a una certa distanza. Era gentile ed educato con tutti, ma non scambiammo alcuna parola”.

Bina Stebbins: “Ha poi lavorato ancora con Michael Jackson dopo quella volta sul set di ‘Ghosts’?”

Walker:  “Sì, nell’History Tour, durante la seconda parte del Tour diventai una delle ballerine”.

Bina Stebbins: “La prima parte del Tour era a dicembre del 1996?”

Walker: “Non ricordo esattamente quando il tour ebbe inizio, ma credo ci fu una pausa in gennaio, e poi io cominciai a lavorare nella seconda parte, ad aprile”.

Bina Stebbins: “Era il 1997?”

Walker: “Sì”.

Bina Stebbins: “Ricorda per quanti mesi fu in tour?”

Walker: “Penso approssimativamente per 6 mesi, prove comprese”.

Bina Stebbins: “Qual era il suo ruolo nel Tour?”

Walker: “Ero una delle due ballerine donne per ‘The way you make me feel’, eravamo tutte e due nuove, io e l’altra ragazza. Ogni volta che ascolto questa canzone, sento come se è la mia canzone”.

Bina Stebbins: “Non ricorda quando il Tour arrivò in Francia?”

Walker: “Sì. Facemmo le prove a Disneyland in Francia, avevano uno studio. Poi ricordo di aver incontrato Michael quando lui arrivò in studio”.

Bina Stebbins: “Lei e gli altri ballerini faceste prima le prove da soli a Los Angeles, e in seguito andaste agli studi di Disneyland a Parigi?”

Walker:  “Sì, facemmo le prove tutti insieme qui a  Los Angeles e poi venne il momento di raggiungere il signor Jackson a Parigi, e a quel punto, iniziammo a fare le prove presso gli studi di Disneyland Paris”.

Bina Stebbins: “Com’era essere in Tour con Michael Jackson?”

Walker: “Era un grande sogno che diventava realtà, ero veramente eccitata di essere lì”.

Bina Stebbins: “Sto per mostrarle dei filmati”.


E’ stata mostrata una clip di “Beat it” e poi un’altra da “History”.

Bina Stebbins: “Per quel che ricorda lei, è cosi che Michael Jackson appariva in quel Tour?”

Walker: “Sì”.


E’ stata mostrata un’altra clip da “They don’t really care about us”.

Bina Stebbins: “É tratta dall’ History Tour?”

Walker: “Sì”.

Bina Stebbins: “Questa clip raffigura accuratamente il signor Jackson?”

Walker: “Sì”.

Bina Stebbins: “Si divertì  a lavorare con Michael Jackson?”

Walker: “Sì, è il miglior artista creativo che il mondo abbia mai conosciuto”.

Bina Stebbins: “Ricorda se Michael Jackson avesse un medico personale o qualche dottore con lui nell’History Tour?”

Walker: “No, questo non me lo ricordo”.

Bina Stebbins: “Nel corso dell’History Tour, ha mai sospettato che il signor Jackson stesse facendo uso di farmaci o altro?”

Walker: “No, non che io ricordi”.

Bina Stebbins: “Perciò, nelle clip che le ho mostrato, è piuttosto simile a come lei vedeva Michael Jackson sul palco?”

Walker: “Sì, era fantastico guardarlo”.

Bina Stebbins: “Quando fu la volta successiva dopo l’History Tour in cui lavorò con il signor Jackson?”

Walker: “La volta successiva che lavorai con Michael Jackson fu per il This Is It”.

Bina Stebbins: “In che modo venne coinvolta nel This Is It, chi la contattò?”

Walker: “Ricevetti una chiamata da Travis Payne, ho lavorato con lui molte volte. Mi parlò del This Is It e mi chiese se avrei voluto essere una produttrice associata e dissi di sì”.

Bina Stebbins: “Chi è Travis Payne?”

Walker: “Travis Payne è il capo coreografo dello show”.

Bina Stebbins: “Travis Payne lavorava con Michael Jackson?”

Walker: “Sì, assisteva mettendo insieme le sequenze dei passi di danza, è un coreografo”.

Bina Stebbins: “Con chi stipulò il suo contratto e chi la pagò?”

Walker: Il mio contratto era stipulato con AEG e penso che tutto il denaro provenisse da AEG,  sono sicura, AEG”.

Bina Stebbins: “Come produttrice associata, era a conoscenza di che genere di accordo finanziario Michael Jackson avesse con AEG?”

Walker: “No, io sono una produttrice in ambito creativo, lavoravo con i ballerini”.

Bina Stebbins: “Ricevette un contratto da qualcun altro rispetto ad AEG?”

Walker: “No”.

Bina Stebbins: “Ricevette e firmò un contratto di AEG?”

Walker: “Non penso di aver firmato un contratto, forse semplicemente un accordo per lavorare al This Is It”.

Bina Stebbins: “Quando iniziò a lavorare per il This Is It?”

Walker:  Cominciai a lavorare per lo show quando ebbero inizio i casting per i ballerini ad aprile  2009”.

Bina Stebbins: “Quando terminarono i casting per I ballerini?”

Walker: “Stavamo facendo i casting più o meno fino alla settimana prima che cominciassimo le prove”.

Bina Stebbins: “Cos’è un’assistente coreografa?”

Walker: “Aiutavo Travis Payne con le coreografie dal momento che lui era il capo coreografo. Insegnavamo ai ballerini le sequenze dei passi”.

Bina Stebbins: “Cos’è un coreografo?”

Walker:  “Il coreografo non assembla soltanto le sequenze dei passi, ma fa anche gli allestimenti di scena, fa in modo che i ballerini e l’artista conoscano la loro posizione quale dovrebbe essere, è la regia dei movimenti di scena”.

Bina Stebbins: “Lei da chi riceveva le direttive?”

Walekr: “Io prendevo le mie direttive da Travis Payne e da Kenny Ortega, il regista dello show”.

Bina Stebbins: “Qualcun altro le dava delle disposizioni, quali direttive le diede il signor Jackson, se gliene diede qualcuna…”

Walker: “La coreografia usata per lo show era stata fatta molti anni fa, l’unica cosa nuova che fu aggiunta era il Drill. Così lavorammo tutti insieme per crearlo”.

Bina Stebbins: “Ha detto che la coreografia era stata già fatta e creata molti anni fa, la creò Michael Jackson?”

Walker: “Sì, Michael Jackson la creò molti anni fa e questi numeri di danza erano già stati usati nei suoi Tour. I passi di Thriller e Beat it provenivano dal suo tour mondiale Bad Tour ed erano stati fatti precedentemente e anche nell’History Tour, perciò non stavamo facendo quello. Piuttosto,  stavamo facendo una nuova versione con un nuovo twist, di nuova ispirazione, per il This Is It”.

Bina Stebbins: “Direbbe che il signor Jackson conoscesse bene tutta questa coreografie avendola creata?”

Walker: Sì, lui conosceva tutti i passi, erano tutti memorizzati, li aveva creati lui”.

Bina Stebbins: “Lei ha detto che lavoraste tutti insieme per creare il Drill. Cos’è questo esattamente?”

Walker: “È una sorta di danza in stile esercito militare, il signor Jackson ne era molto entusiasta e doveva essere la migliore di sempre. Lui parlò di comandi che dovevano essere chiamati durante il Drill e anche di inserire una Color Guard (da wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Color_guard sono i soldati assegnati alla protezione dei colori reggimentali, ndt). Noi parlammo di far usare a Michael dei fucili come parte della scena militare. Ma il signor Jackson disse niente armi, non va bene per i bambini. C’era un sacco di entusiasmo al Center Staging durante le sessioni per il Drill”.

Bina Stebbins: “Il Center Staging è dove si tennero le prove a maggio del 2009?”

Walker: “Sì”.

Bina Stebbins: “Poi, le prove a giugno si tennero al Forum, è corretto?”

Walker: “Sì”.

Bina Stebbins: “E proprio alla fine, allo Staples Center”.

Walker: “Sì”.

Bina Stebbins: “Durante il periodo in cui le prove si tennero al Center Staging, lei lavorò con il signor Jackson sul Drill e quanto spesso lui era lì?”

Walker: “Non ricordo quante volte lui fosse lì, non tante. Io non lavoravo molto con lui, io ed il mio assistente insegnavamo agli altri ballerini durante quel periodo, la priorità era insegnare loro i pericoli della disattenzione quando si balla”.

Bina Stebbins: “Al Forum, era previsto che il signor Jackson venisse lì a provare più di quanto non si presentò effettivamente?”

Walker: “Sì”.

Bina Stebbins: “Lavorava con il signor Jackson quando lui si presentava alle prove?”

Walker: “Sì, ma non lavoravo con lui personalmente, di solito Travis Payne lavorava direttamente con lui lì o a casa del signor Jackson. Il mio lavoro era più concentrato sul portare tutti i ballerini allo stesso livello”.

Bina Stebbins: “Perciò, lei aveva la responsabilità dei ballerini?”

Walker: “Sì”.

Bina Stebbins: “E ci fu un periodo, lì al Forum, in cui il signor Jackson non si presentò alle prove regolarmente come da programma?”

Walker: “”Sì.

Bina Stebbins: “Me ne parli”.

Walker: “Non ricordo quante volte venne oppure no, è difficile. Ricordo che ero frustrata all’epoca, quando pensavamo che sarebbe venuto e poi non veniva. Ma non ricordo quante volte venne”.

Bina Stebbins: “Era a conoscenza del perché il signor Jackson non veniva?”

Walker: “No”.

Bina Stebbins: “Vorrei che lei riportasse la sua mente a giugno, pensò: ‘ehi, non è qui’ e fece delle congetture?”

Walker: “Credo che stavo pensando, sa, da precedenti esperienze, che lui fosse come altri artisti che fanno le cose per conto loro. Non ero scioccata, ero irritata”.

Bina Stebbins: “Perciò, lei pensò che stesse provando per conto suo?”

Walker: “Sicuro, o che voleva stare con i suoi figli”.

Bina Stebbins: “Quindi lei non sapeva di problemi di salute?”

Walker: “No, io non l’ho mai visto ammalato”.

Bina Stebbins: “Quando veniva alle prove, appariva normale o intossicato?”

Walker: “Appariva normale, era più magro rispetto a quando lo conoscevo prima, ma non l’ho mai visto intossicato”.

Bina Stebbins: “Lei ha detto che era più magro rispetto a quando aveva lavorato con lui nel 1997, quando lo rivide ad aprile 2009. Appariva diverso?”

Walker: “Sì, molto più magro”.

Bina Stebbins: “Sapeva quanto peso aveva perso tra aprile e giugno?”

Walker: “Non notai un cambiamento drammatico, era sempre magro”.

Bina Stebbins: “Si lamentò mai con lei su una qualunque cosa?”

Walker: “No”.

Bina Stebbins: “Qualcuno suggerì che avrebbe dovuto avere un fisioterapista?”

Walker: “No”.

Bina Stebbins: “Ricorda di una sera al Forum in cui il signor Jackson non si sentiva bene e si congedò nel suo camerino?”

Walker: “Andò nel suo camerino, non disse come si sentiva, fu una cosa che capimmo tutti”.

Bina Stebbins: “Ricorda che il signor Jackson solitamente sentiva freddo?”

Walker: “Ricordo che indossava sempre un sacco di giacche. Non pensai che sentisse freddo in modo non sano, ogni performer predilige una temperatura diversa. Alcuni sembra che abbiano caldo, ad altri piace indossare più vestiti. Lui indossava molte giacche, potrei assumere che sentisse freddo, io non ho mai saputo che si sentisse così, non l’ho mai visto tremare”.

Bina Stebbins: “Ha mai visto il signor Jackson bere alcol?”

Walker: “Mai”.

Bina Stebbins: “Lo ha mai visto sotto l’effetto dell’alcol o di qualsiasi altra cosa?”

Walker: “No”.

Bina Stebbins: “E ricorda di essere stata preoccupata per la salute del signor Jackson prima che morisse?”

Walker: “No, mi augurai solo che mangiasse di più. Era difficile vedere le cose mentre le vivevo, ora ho una prospettiva diversa, all’epoca non ero alla ricerca di elementi, vorrei esserlo stata”.

Bina Stebbins: “Partecipò alle prove del 23 e del 24 giugno? Mi parli di esse”.

Walker: “Furono grandiose. Michael venne. Non ricordo l’ordine, facemmo metà dello spettacolo la prima sera e lui fu grandioso per la maggior parte. Finalmente, VIDI QUELLO CHE VOLEVO VEDERE e allora chiamai mia madre per farle prendere i biglietti della serata d’apertura perché ero sollevata”.

Bina Stebbins: “Come fu Michael quella sera?”

Walker: “Fu grandioso, energico e vivace, come lui era normalmente”.

Bina Stebbins: “Scherzò con il cast?”

Walker: “Non stava scherzando con il cast, ma diede un pugno verso la telecamera ed era divertente, poi disse: ‘È tutto per amore’. Era così dolce, ridevo su queste cose”.

Bina Stebbins: “Dopo gli ultimi due spettacoli, del 23 e del 24 giugno, come si sentiva a riguardo?”

Walker: “Mi stavo sentendo bene durante il processo, lui non stava venendo e ora era lì. Ero rallegrata, felice del fatto che stavamo vedendo il quadro per intero”.

Bina Stebbins: “Aveva un qualunque dubbio sul fatto che Michael potesse fare questi show?”

Walker: “Non dopo quella notte”.

Bina Stebbins: “Cosa accadde il giorno dopo, il 25 giugno?”

Walker: “Ero sul palco a provare insieme ai ballerini e Kenny stava provando il numero in cui Michael sarebbe sparito. Travis mi chiamò e mi disse: ‘Non è incredibile quello che sta succedendo?’ Io risposi: ‘Le prove?’ E lui disse no, quello che stava succedendo secondo quello che in macchina stava ascoltando alla radio su Michael. Mi chiese di andare a cercare Kenny, io lo trovai e Kenny disse: ‘Lo so, ho sentito che è stato portato in ospedale’ e mi disse di dire a Travis solo di venire allo Staples Center”.

Bina Stebbins: “Era in programma che il signor Payne provasse con Michael a casa sua?”

Walker: “Sì, era sulla strada per andare lì quando sentì la notizia alla radio”.

Bina Stebbins: “Quale fu la sua reazione quando Michael morì?”

Walker: “Assunsi un atteggiamento materno, dissi ai ballerini di non preoccuparsi, che era tutto ok, non ci credetti”.

Bina Stebbins: “Non ci credette”.

Walker: “Non al fatto che fosse in ospedale, semplicemente pensai che sarebbe stato bene”.

Bina Stebbins: “Fu sorpresa quando lui morì?”

Walker: “Sì… eravamo tutti lì, solo la sera prima e l’altra prima ancora ed era stato grandioso, avevamo fatto ‘Thriller’ e ‘Beat It’ e poi lui se ne era semplicemente andato”.

Bina Stebbins: “Sapeva chi fosse il dottor Murray?”

Walker: “Sì”.

Bina Stebbins: “Ricorda di averlo mai visto lì?”

Walker: “No”.

Bina Stebbins: “Aveva sentito che Michael stava portando un dottore in tour?”

Walker: “Sì, è piuttosto comune, non lo sapevo come fatto, ma pensai così”.

Bina Stebbins: “Le farò qualche domanda su alcune persone in sala prove. Conosce Paul Gongaware e la sua provenienza?”

Walker: “Sì, lui era lì ed io lo conoscevo dall’History Tour”.

Bina Stebbins: “Quanto spesso vide Paul Gongaware alle prove?”

Walker: “Non lo so, ricordo di averlo visto di più al Forum e non ricordo di averlo visto al Center Staging, ma può essere stato anche lì. Al Forum, lui aveva un ufficio fuori dalla sala prove, ma non lo vidi quotidianamente o cose di questo tipo”.

Bina Stebbins: “Ha mai parlato con lui della salute di Michael?”

Walker: “Sì”.

Bina Stebbins: “Vide il signor Phillips?”

Walker: “Sì, di più al Forum”.

Bina Stebbins: “Sapeva chi fosse?”

Walker: “Sì, il grande capo”.

Bina Stebbins: “Interagì con lui?”

Walker: “Con il mio lavoro, era solo un: ‘salve, come sta?’. Non lavoravamo insieme”.

Bina Stebbins: “Ha parlato di Travis Payne. Cosa sapeva del rapporto tra il signor Payne ed il signor Jackson?”

Walker: “Avevano lavorato insieme per moltissimo tempo, avevano un rapporto di affetto. Travis lavorava con Michael ed io lavoravo con i ballerini”.

Bina Stebbins: “Com’era un giorno di prove tipico quando Michael era lì con i ballerini?”

Walker: “Generalmente, di sera. Non ricordo gli orari precisi, ma di sera”.

Bina Stebbins: “Quindi, intorno alle 13:00 o alle 22:00/23:00?”

Walker: “Travis provava con Michael più presto, intorno alle 13:00, a casa sua e poi quando erano in sale diverse”.

Bina Stebbins: “Conosce Karen Faye?”

Walker: “Sì”.

Bina Stebbins: “Interagì con lei?”

Walker: “No, semplicemente la vidi in giro”.

Bina Stebbins: “Non era nello stesso tour con lei, l’History Tour?”

Walker: “No, lei c’era nella prima parte di quel tour, non nella mia stessa parte che era la seconda”.

Bina Stebbins: “Quale fu la sua impressione del signor Jackson questa volta in confronto a quando aveva lavorato con lui in precedenza?”

Walker: “Fu divertente per me questa volta, si stava aprendo di più, quando avevamo fatto ‘Ghosts’ non avemmo nessuno scambio di parole. Lui era così gentile, davvero carino, ma non parlai con lui. Durante l’History Tour, ricordo di aver parlato con lui una volta alle prove riguardo a McDonald’s e scoprii che lui non c’era mai stato, ed io gli dissi che doveva andarci. Durante le prove del This Is It, ce ne furono di speciali per me, col senno di poi”.

Bina Stebbins: “La sua impressione fu che il signor Jackson fosse entusiasta di fare il This Is It?”

Walker: “Sembrava sempre felice quando guardava i ballerini, ne selezionò alcuni e disse: ‘Oh, sono bravi’. Potrei dire che si divertiva davvero a mettere insieme le cose per lo show, era così preso. Non so come si sentiva riguardo al fatto di esibirsi”.

Bina Stebbins: “Lei direbbe che il signor Jackson era una persona riservata?”

Walker: “Sì, e penso che chiunque abbia mai trascorso del tempo vicino a lui sarebbe d’accordo. Nella mia esperienza di lavoro con lui, le conversazioni che abbiamo avuto sono state divertenti e leggere, ma lui non condivise mai nulla con me. Sembrava molto riservato”.

Bina Stebbins: “Blindato”.

Walker: “Direi che blindato è un termine forte, lui condivideva Michael Jackson, non Michael, ed era comprensibile che facesse così… basta guardare chi era, lui era così famoso, l’uomo più famoso del mondo, doveva esserlo”.

Bina Stebbins: “Durante quelle ultime sere del 23 e 24 giugno, c’era qualcosa nella sua mente, o vide qualcosa che le mise in testa che il signor Jackson stava per morire?”

Walker: “Mai in milioni di anni avrei pensato che ci avrebbe lasciato, che sarebbe morto. Nemmeno una volta durante quel periodo, quando tutti stavamo preparando lo show, la sua morte divenne un pensiero nella mia mente. A volte ero nervosa per lo show durante il processo di produzione, ma mai… Non so, forse sono io semplicemente una persona positiva, vedo il bicchiere mezzo pieno, non ho mai pensato che sarebbe accaduto, che sarebbe morto”.

Bina Stebbins: “Incluso il periodo in cui lavorò con lui all’History Tour nel 1997, la sera in cui il signor Jackson si ritirò nel suo camerino, in base alla sua comprensione fu l’unica volta in cui era malato?”

Walker: “Non ricordo mai di averlo visto malato le volte che ho lavorato con lui, non un raffreddore, non una gastroenterite… nulla”.

Bina Stebbins: “In base alla sua comprensione, ha mai visto il signor Jackson sotto effetto di farmaci?”

Walker: “No, mai, e ne ho viste di persone ubriache ed alterate, ma il signor Jackson non è mai apparso in quel modo”.

Bina Stebbins: “Grazie, non ho altre domande”.


ESAME INCROCIATO DI KEVIN BOYLE:

Boyle: “Ora, signorina Walker, come lei ha appena dichiarato nel suo interrogatorio, il suo lavoro era focalizzato sui ballerini, perciò, sarebbe giusto dire che la sua attenzione era esclusivamente sui ballerini, non su Michael Jackson, è corretto?”

Walker: “Sì, è corretto, il mio lavoro era insegnare ai ballerini le coreografie e poi portarli tutti allo stesso livello per lo spettacolo”.

Boyle: “Lei era lì quando Paul Gongaware stava negoziando il contratto con il dottor Murray?”

Walker: “No”.

Boyle: “Non era lavoro suo assicurarsi che il dottor Murray svolgesse il suo lavoro, vero?”

Walker: “No, non lo era, sono venuta a sapere chi era il dottor Murray solo dopo il 25 giugno 2009”.

Boyle: “E lei non stava vedendo se c’erano segnali che il signor Jackson fosse in difficoltà o che qualcosa lo facesse stare male, è corretto?”

Walker: “È corretto, non era il mio lavoro valutare la salute del signor Jackson”.

Boyle: “Lei non era il capo del signor Randy Phillips, non è corretto anche questo?”

Walker: “No, non ero il capo del signor Phillips, non lavoravamo insieme. Io lavoravo con i ballerini”.

Boyle: “Lei non stava lavorando al This Is It come qualcuno che avrebbe supervisionato la produzione dell’intero spettacolo?”

Walker: “È corretto, non supervisionavo lo show”.

Boyle: “Perciò, signorina Walker, non era il suo lavoro fare quello del Presidente della AEG Live, che è il signor Randy Phillips?”

Walker: “No, io non ero il presidente, ero la produttrice associata/coreografa dello show”.

Boyle: “Signorina Walker, lei non ha nessuna formazione medica, vero?”

Walker: “No”.

Boyle: “Riguardo alle ultime prove del 23 e del 24 giugno 2009, non ha nessuna informazione per sapere se il dottor Murray aveva dato il propofol al signor Jackson in questi ultimi giorni oppure no”.

Walker: “Non so nulla del dottor Murray o delle sue azioni”.

Boyle: “Lei ha detto che si sentì sollevata quando vide che il signor Jackson era venuto alle prove”.

Walker: “Ero sollevata quando si presentò perché non era venuto. Noi ballerini conserviamo le nostre energie, perciò direi che non stava andando al massimo. Durante quelle due ultime sere di prove, lui era in piene forze e noi arrivammo a vedere lo show come sarebbe stato”.

Boyle: “Lei è una perfezionista, ha un buon background nella danza e nella coreografia. Direbbe che è necessario per un ballerino fare le prove? Il signor Jackson sarebbe dovuto essere alle prove?”

Walker: “Sì, il signor Jackson sarebbe dovuto essere alle prove di più, anche se stava provando a casa con Travis Payne”.

Boyle: “Lei prima sapeva che il dottor Murray aveva trattenuto a casa il signor Jackson dalle prove?”

Walker: “Non lo sapevo”.

Boyle: “Signorina Walker, lei è del Minnesota, giusto? E ha frequentato il college. Ha fatto qualcos’altro oltre alla danza, dal punto di vista della sua carriera?”

Walker: “Sono del Minnesota e sono andata al college, mi sono specializzata in comunicazione e psicologia, quindi ho avuto un lavoro nel marketing per 4 anni, poi ho lasciato il lavoro e mi sono buttata nella danza, non ho mai smesso di ballare”.

Boyle: “La sua grande occasione direbbe che è stata quando ha ottenuto la parte in ‘Ghosts’?”

Walker: “Sì, naturalmente per me, naturalmente, prima lavoravo, ma quella fu assolutamente la mia grande occasione e il mio primo lavoro a Los Angeles”.

Boyle: “Il cortometraggio ‘Ghosts’ durava circa 40 minuti?”

Walker: “Sì”.


È stata mostrata in aula una clip di “Ghosts”.

Boyle: “Vorrei chiederle se riesce ad indicarci dov’è lei quando arriva la sua parte”.

Walker: “Ok”.

Boyle: “Chi è questo?” Boyle ha indicato Michael Jackson nel ruolo del Sindaco.

Walker: “È il signor Jackson”.

Boyle: “Vede sé stessa nell’intro di ‘Ghosts’?”

Walker: “No, io ero nuova, non ci sono in quella parte”.

Boyle: “È più facile vedere il signor Payne?”

Walker: “Farò del mio meglio per riconoscerlo”.

 

Boyle ha continuato a mostrare la clip, arrivando ad un punto in cui la teste è sulla sinistra di Michael Jackson.

Boyle: “Vede cosa sta succedendo qui, c’è molta tecnica, le sequenze hanno molti movimenti, fu difficile questo da imparare e quanto tempo ci volle per girare ‘Ghosts’?”

Walker: “Fu il lavoro più difficile che avessi mai avuto fino a quel momento, girammo per 4 mesi e c’era molto da conservare in termini di sequenze, c’era il trucco, i costumi, la regia, la coordinazione dei tempi, era un cortometraggio”.

Boyle: “Era impressionata dalla danza del signor Jackson?”

Walker: “Chi non lo è, era grandioso, semplicemente strabiliante vederlo in persona”.

Boyle: “Per lei, cosa rendeva il signor Jackson un grande ballerino?”

Walker: “Era un grandissimo amante del rischio, con i suoi movimenti spingeva oltre i confini della danza, era un innovatore, forte e molto sicuro di sé. Era un ballerino eccezionale, nessuno si muove come lui”.

Boyle: “Sarebbe d’accordo con l’affermazione per cui il signor Jackson, dandole la sua grande occasione come ha detto lei, ha avuto un impatto enorme sulla sua carriera?”

Walker: “Sì, assolutamente”.

Pausa

Boyle: “Perciò, non era il suo lavoro fare attenzione al signor Jackson?”

Walker: “No”.

Boyle: “Voglio essere chiaro, non è mai stato il suo lavoro fare attenzione al signor Jackson, giusto?”.

Walker: “No, non è mai stato il mio lavoro fare attenzione al signor Jackson”.

L’avvocato ha mostrato una clip dal film “This Is It” in cui i ballerini esprimono il loro entusiasmo.

Boyle: “È lei signorina Walker qui in questa scena?”

Walker: “Sì, sono io”.

Boyle: “Qui sta parlando della necessità di selezionare i ballerini per la produzione, è corretto?”

Walker: “Sì”.

Boyle ha riavviato il filmato mostrando ai giurati altre scene relative ai danzatori maschi che dovevano avere un’altezza molto simile a quella di Michael Jackson, sul metro e settantotto/ottanta. Dovevano anche essere professionisti di esperienza, perché Michael era molto attraente.

Boyle: “Perciò, signorina Walker, c’erano richieste specifiche per i ballerini del This Is It?”

Walker: “Sì, dovevano essere in grado di sollevare il signor Jackson, cosa che non è stata scoperta in un ballerino finora, perciò dovevano almeno sembrare adatti a provarci”.

Boyle: “Avevate circa 5.000 candidati per il This Is It, questi ballerini competevano per la più grande opportunità della loro vita”.

Walker: “Non sono sicura del conteggio definitivo, ma furono ridotti a 11”.

Boyle: “Quando i ballerini si presentarono alle prove, avevano anche un curriculum vitae?”

Walker: “Sì, lo avevano, ma non lo davano a me”.

Boyle: “Volevate i migliori ballerini possibili per portarli sul palco con il signor Jackson e che avessero un curriculum ragguardevole”.

Walker: “Eravamo a caccia di pura energia, il curriculum era certamente importante perché noi volevamo sapere con chi avevano lavorato, qual era la loro formazione ed esperienza professionale, se ne avevano una. Dovevano essere in grado di affrontare la grandezza naturale di un ballerino del calibro di Michael Jackson”.

Boyle: “Sa se AEG fece qualcosa per controllare il curriculum del dottor Murray?”

Walker: “No”.

Gli avvocati di AEG hanno fatto obiezione per foundation.

Boyle: “Parliamo del suo lavoro con il signor Jackson per il tour. Può darmi una stima di quante volte interagì con lui, sulla base delle domande degli avvocati di AEG, parliamo di 3 o 4 volte, è corretto?”

Walker: “Sì, buongiorno e buonanotte, era davvero di questo tipo, il che era tanto”.

Boyle: “Lei ed il signor Jackson eravate amici?”

Walker: “No, lavoravamo insieme”.

Boyle: “E fuori dal lavoro, eravate amici?”

Walker: “No”.

Boyle: “Perciò, è corretto dire che avevate solo un rapporto professionale?”

Walker: “Sì. Parlammo qualche volta alle prove ed io diedi la mia consulenza  per la sequenza del Drill”.

Boyle: “Il signor Jackson le ha mai parlato della sua salute?”

Walker: “No, non avevamo questo tipo di conversazioni, ci scambiavamo convenevoli”.

Boyle: “Quando il signor Jackson si presentò alle prove, con strati di vestiti e avvolto in coperte, non discusse con lei del fatto di sentire estremamente freddo?”

Walker: “No, assolutamente”.

 

Boyle ha mostrato la foto scattata a Michael nella prova costumi del 19 giugno 2009.

Boyle: “Questa foto è stata scattata il 19 giugno come dichiarato in testimonianza, se la ricorda?”

Walker: “Sì, ma io non ero lì alla prova costumi”.

Boyle: “In questa foto, il signor Jackson non è estremamente magro?”

Walker: “Non so per lui, ma sì, è molto magro”.


L’avvocato ha mostrato un altro reperto, una ripresa dai video di sorveglianza.

Boyle: “C’è una testimonianza sull’ultima sera di vita del signor Jackson, quando sta lasciando lo Staples Center il 24 giugno 2009. Mostra il signor Jackson con indosso una coperta nera. Lei ricorda di averlo visto avvolto da una coperta?”

Walker: “No, non lo vidi andare via”.

Boyle: “Il suo lavoro non era focalizzarsi sul signor Jackson… cosa faceva, cosa indossava, quando andava via, se si sentiva bene”.

Walker: “No, probabilmente io ero ancora sul palco a fare le prove con i ballerini ed il mio lavoro non era focalizzarmi su di lui”.

Boyle: “Ora, so che lei ha i credits come produttrice associata nel film This Is It, ma lei non ha lavorato all’editing del film, vero?”

Walker: “No”.

Boyle: “Non partecipò all’incontro finale per il This Is It dopo che il signor Jackson morì?”

Walker: “Non era un incontro, era un invito di andare a vederlo, non so se era la proiezione originale o se era con i tagli grezzi che avevano fatto fino a quel momento”.

Boyle: “Il signor Phillips istruì il signor Gongaware di eliminare tutte le scene del This Is It in cui sentiva che il signor Jackson appariva come uno scheletro?”

Walker: “Non ne so nulla, lui non mi disse niente a riguardo”.

Boyle: “Il signor Ortega le disse che il signor Jackson sentiva così freddo che tremava e Ortega gli tagliò il cibo e lo imboccò con le dita?”

Walker: “Avevo sentito dell’incidente, ma io non lo vidi coi miei occhi né il signor Ortega mi raccontò dell’incidente”.

Boyle: “Perciò, lei non lo vide coi suoi occhi, però questo ebbe luogo al Forum, giusto?”

Walker: “Penso fosse al Forum ma non lo so per certo, non lo vidi succedere, ne sentii parlare dopo”.

Boyle: “Karen Faye aveva una rapporto amichevole con il signor Jackson in base alla sua comprensione?”

Walker: “Non la conosco, l’ho vista, ma non saprei sulla natura del loro rapporto”.

Boyle: “Ha mai visto il signor Jackson seduto alle prove con una coperta e una stufetta vicino a lui?”

Walker: “No”.

Boyle: “Ha mai visto qualcun altro con una coperta addosso durante le prove?”

Walker: “No”.

Boyle: “Le prove del This Is It al Forum si stavano svolgendo d’estate?”

Walker: “Sì, era estate”.

Boyle: “Ora, prima che lei cominciasse a lavorare per il This Is It, aveva sentito che il signor Jackson aveva problemi con i farmaci da prescrizione?”

Walker: “Sì, l’’avevo sentito, tutti nel settore lo avevano sentito e lo avevo visto sui giornali”.

Boyle: “Aveva sentito anche che il signor Jackson aveva problemi di insonnia?”

Walker: “Sì, avevo sentito anche questo”.

L’avvocato Boyle ha mostrato alla teste un’email come reperto di prova.

Boyle: “Ora, questa catena di email è stata inoltrata da Travis Payne al signor Ortega e ad altri il 14 giugno 2009. Lei è in copia come produttrice associata/coreografa?”

Walker: “No, non penso”.

Boyle: “Allora, lei crede che il signor Payne ed il signor Ortega le raccontassero tutto?”

Walker: “Non so, suppongo di no”.

Boyle: “Il signor Ortega le disse mai che il signor Jackson aveva bisogno di assistenza ed era lento ad afferrare il lavoro per lo spettacolo?”

Walker: “Non lo so se mi disse queste parole, so che lui voleva che il signor Jackson fosse  a suo agio e che mangiasse. Penso avessero un terapista in massaggi che stava arrivando”.

Boyle: “Se il signor Ortega avesse detto questo a Paul Gongaware, avrebbe detto la verità?”

Obiezione di AEG.

Boyle: “Mentre lei pensava che fosse tutto ok, non sapeva che c’erano in giro queste email sulla salute del signor Jackson?”

Walker: “No, non lo sapevo”.

Boyle: “È giusto dire che il signor Ortega interagì con il signor Jackson più di lei?”

Walker: “Sì”.

Boyle: “E LEI ATTUALMENTE STA LAVORANDO PER L’IMMORTAL TOUR DEL CIRQUE DU SOLEIL?”

Walker: “Stavo lavorando per loro, adesso non più”.

Boyle: “Lei ed il signor Payne avete lavorato come coreografi o prestato servizio in qualsiasi altro modo per lo spettacolo dell’Immortal?”

Walker: “Sì, abbiamo lavorato su parte di esso e su alcune coreografie”.

Boyle: “Pensa che gli spettacoli del CDS sarebbero stati più di successo se in essi ci fosse stato anche Michael Jackson?”

Obiezione di AEG.

Boyle: “Sulla base della sua esperienza, pensa che ci fosse richiesta per il signor Jackson, che le persone volessero vederlo?”

Walker: “Sì, credo di sì, i suoi spettacoli erano tutto esaurito”.

Boyle: “Quindi, lei sa che è stato elaborato un altro spettacolo sul signor Jackson?”

Walker: “Sì, credo lei stia parlando del Michael Jackson One”.

Boyle: “Lei, signorina Walker, è coinvolta anche nel Michael Jackson One?”

Walker: “No, non proprio, sto facendo un po’ di produzione, ma tutto qui”.

Boyle: “Quello spettacolo ora è previsto al Mandalay Bay a Las Vegas, sembra ci sia una grande domanda per questo spettacolo”.

Walker: “Sì, pare di sì”.

Boyle: “Ok signorina Walker, grazie tante”.

 

Fonte: http://teammichaeljackson.com/archives/8361

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