MJ, They Don't Care about Us e il suo impatto sulle favelas 20 anni dopo

Dopo 20 anni dalla registrazione del videoclip "They Don't care about Us" , la favela di Santa Marta a Rio ha cambiato notevolmente aspetto, infatti grazie al suo videoclip la favela è diventata una meta turistica importante e la criminalità si è ridotta drasticamente. Offre una vista bellissima sulla città e i suoi abitanti si sono abituati a ricevere visitatori provenienti da altri luoghi. Santa Marta è una delle tante favelas della zona più turistica di Rio de Janeiro, la Zona Sud. Ed è qui che tutto è cominciato, il 19 dicembre 2008, proprio grazie alla visibilità data a questa Favela da Michael Jackson, che le prime forze dell’UPP – Unità di Polizia Pacificatrice – s’installarono sul morro di Dona Marta. Nello stesso anno, venne inaugurato il "plano inclinado", una funivia che collega il quartiere di Botafogo e la parte bassa della favela con la regione più in alto della comunità. Il plano inclinado fa capolinea proprio alla sede della UPP, l’unità della polícia pacificadora.
Il video di TDCAS fu un evento. Ancora oggi chi vive qui ricorda quel giorno con orgoglio.

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Salendo con il plano inclinado, se chiedete ai passeggeri dov'è la statua di Michael Jackson”, saranno molto felici di indicarvi la strada che, all’uscita della seconda stazione della funivia e dopo un centinaio di metri da percorrere lungo un vicoletto, vi porterà in una piazza panoramica dove a farla da padrone (oltre alla splendida vista su Rio de Janeiro) è una statua dedicata allo scomparso cantante statunitense.

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Le testimonianze di chi c'è stato dicono che "l’impatto è curioso e vi sorprenderà senz’altro. È come un incontro del tutto inaspettato con una persona conosciuta tanto tempo fa. Il luogo, fino a quel momento estraneo, diventa improvvisamente familiare e vi darà la sensazione di avere qualcosa in comune con l’ambiente che vi circonda"

 

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Il Brasile era una tra le maggiori potenze economiche del mondo, Fifa 2014 avrebbe attratto turisti da ogni dove, ma Rio de Janeiro rimaneva una delle citta più pericolose, con oltre 5.000 omicidi per arma da fuoco all’anno e più di 1.400.000 persone abbandonate al potere del narcotraffico. Non si poteva più far finta di nulla e il Governo dello Stato di Rio de Janeiro decise d’investire oltre 700 milioni di Reais in una delle politiche di rinnovamento della città più importanti, e discusse, della sua storia: la pacificazione delle favelas.

Da allora sono state pacificate 32 favelas (il Governo promette di arrivare a 40 entro il 2014), molti banditi sono stati arrestati o sono fuggiti, le pattuglie della UPP vegliano giorno e notte per assicurare ordine e pace, e per strada non si vedono più né armi né trafficanti di droga. “Cantagalo è sicurissima” racconta Federico Paleari, 28 anni, ex trader milanese che ha lasciato l’Italia e il lavoro in borsa per lanciare in Brasile un marchio di prodotti Made in Italy. “Per meno di 300 euro al mese vivo in un appartamento con vista sul mare, a pochi minuti a piedi da Copacabana e Ipanema, e devo ammettere di sentirmi sicuro passeggiando per le vie di questa favela”.

Video: https://www.facebook.com/MichaelJacksonVenezuela/videos/958276150887998/

Fonti:

http://viaggi.corriere.it/viaggi/vacanze/rio-favelas-turistiche/

http://www.dentroriodejaneiro.it/blog-rio-de-janeiro/esperienze-carioca/salire-nella-favela-di-santa-marta-con-plano-inclinado.html

http://news.xinhuanet.com/english/photo/2014-06/28/c_133444427.htm

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